lunedì 2 febbraio 2015

Petite - Recensione!


Petite, Geneviève Brisac.



€ 15,00
132 pag.
Piemme Freeway
Serie: Freeway Love
Edizione brossurata con alette.



"Non avrò più fame, mi dissi. Erano le sette di sera e avevo fame. Sul carrello della cucina, la torta di noci appariva stupenda, la glassa di cioccolato luccicava. Le dissi addio per sempre. Avevo tredici anni e avevo smesso di crescere. Non crescerò più mi ero detta. Mangerò soltanto l'indispensabile. Quel che serve per sopravvivere."







E' così che si apre la storia di Nouk: con questa decisione drastica, netta, precisa, che mette anche un po' i brividi.
'Non mangerò più'. E allora inizia la sua nuova vita, dove ogni giorno  si rivela come una continua lotta contro il cibo, contro i crampi allo stomaco, crampi dovuti a quella fame che ti mangia viva, ti logora dall'interno.
Ma la scelta di Nouk non è provvisoria, no, lei non cambierà idea. Lotterà per ottenere ciò che vuole, anche se fa male da morire. E la sua può sembrare una scelta banale, dettata da niente di concreto, se non dal puro e semplice gusto di dimagrire per inseguire un banale ideale commerciale di bellezza. In realtà non è così. Questa bambina, la nostra protagonista, è malata... malata dall'interno.
C'è un dolore, un malessere, un tormento che non le dà pace dentro di sé. Nouk vuole attenzione: vuole sentire l'amore dei suoi genitori, gli stessi a cui dedica bigliettini pregni d'amore e d'emozioni. Eppure, nonostante le sue continue dimostrazioni d'affetto, nonostante sia una figlia modello.. loro sembrano essere ciechi. O forse è lei, ad essere invisibile. Completamente trasparente.
Nessuno sembra accorgersi della sua sofferenza, nè le sue amiche, nè la gente per strada, men che meno i suoi parenti che sembrano essere sempre troppo impegnati e concentrati sui propri dolori e le loro vite.
Ma Nouk ha bisogno d'aiuto. C'è qualcosa dentro di lei, come un'assenza, un vuoto, che grida in modo disperato e malato. Questo qualcosa la sta consumando, pian piano. Non è più lei, sta diventando un'altra. Un'altra che non vuole più mangiare.
Ecco, forse sì, così riuscirà a farsi notare da qualcuno. Forse sua madre finalmente sentirà le sue disperate urla che invocano affetto.. comprensione. In fondo vuole solo sentirsi meno sola.
Ma l'anoressia è una malattia che non perdona: una volta essere caduti nella sua voragine, non si può far altro che sprofondare.. e allora giù, giù, giù nelle sue fauci taglienti e velenose.
Non c'è più modo di liberarsene. Nessun suo sforzo sembra valere. Ogni volta che ingerisce qualcosa sente del male, come se un acido le stesse corrodendo lo stomaco. Lei deve liberarsi di ciò che ingerisce.. altrimenti potrebbe anche morire.
Ed è così che inizia il lungo percorso di questa bambina che si troverà davvero sola, questa volta, ad affrontare il mondo. Con un problema in più che non le dà pace, mai.
Questa autobiografia un po' romanzata percorre con emozione profonda e travolgente la storia di una ragazzina che ha un problema troppo grande da sopportare e risolvere.
Nonostante sia un libro adatto anche a bambini, dunque non è troppo crudo, è una storia coinvolgente, intensa, delicata e malinconica. Carezza l'anima lasciando il lettore col fiato sospeso e un po' tanta amarezza in bocca. Le pagine, scorrendo una dopo l'altra, creano quasi un grosso groppo in gola che accompagna per tutto il libro; ogni parola è una lama che ti trafigge la pelle. Il dolore che ci viene raccontato in questo romanzo è un dolore che pulsa sulle pagine: è vivo, lì, lo senti anche tu nel cuore.
Nouk potrebbe essere tutte: me, te. Lei è una di noi, non è diversa, no, è semplicemente una bambina che si sente sola. Come tante persone qui nel mondo. Ed è questa una delle cose migliori di questo libro: la realisticità. La sua storia è la storia di tutti i lettori, lei è come una nostra amica.
E proprio per questo, ci ritroveremo pagina per pagina a tifare per lei, a desiderare quasi di poterle donare un po' dei nostri sorrisi.
Ma Nouk è forte, Nouk può farcela.
Deve solo trovare la sua dimensione. E una persona che la accompagni.
Una persona che ha vissuto e sa cosa significa soffrire.

Una lettura consigliata, uno dei miei libri preferiti in assoluto.


Voto: 9+/10

Ringrazio la Piemme Freeway che mi ha concesso di leggere questo bellissimo libro.

Nessun commento:

Posta un commento